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100% PALLACANESTRO, ITALIANA ED INTERNAZIONALE

ITALIA, GLI EUROPEI SI ALLONTANANO

Inizia nel peggiore dei modi il cammino della Nazionale italiana nell'Additional Round, ultima possibilità di approdo alla fase finale dei Campionati Europei. La sconfitta casalinga per 77-80, dopo un tempo supplementare, contro la Francia rende ulteriormente in salita il cammino degli azzurri verso la qualificazione ad Eurobasket 2009.

A Cagliari, in un palasport stipato di gente e di entusiasmo, il c.t. Recalcati sceglie di partire con un quintetto anomalo, nel quale le due maggiori stelle a sua disposizione – gli “americani”, o forse meglio dire i “canadesi” Bargnani e Belinelli – sono affiancate dall'esperienza di capitan Soragna e dalla coppia teramana Poeta-Amoroso. Dopo un avvio di gara quantomeno stentato, le manovre farraginose dell'Italia consentono ai nostri di mettere a referto i primi punti soltanto dopo 3 minuti, mentre tra i transalpini sale in cattedra Florent Pietrus: l'ala del Valencia manda in bambola quasi da solo la nostra difesa, trascinando i ragazzi di Collet al massimo vantaggio, +11.

La scossa per gli azzurri arriva dalla panchina. L'entrata in campo di Mancinelli, Gigli e Cusin regala maggiore spessore ad una Nazionale fin lì spenta e prevedibile: il gap con gli avversari va sempre più riducendosi, Mancinelli e Gigli confezionano un numero di alta scuola – assist no look dell'abruzzese e affondata a due mani del romano – che riaccende il pubblico, e sul 25-24 arriva il primo sorpasso. Paradossalmente, è quando Recalcati ributta sul parquet i titolari che l'Italia si spegne di nuovo; nella seconda frazione di gioco si continua a segnare col contagocce, Bargnani non incide, Belinelli sta ancora scaldando i motori, e mentre i nostri sparano a salve – soprattutto da 3 punti – Pietrus, Jeanneau e Boris Diaw rilanciano le quotazioni francesi consentendo ai bleus di chiudere la prima metà di gara sul 35-29.

Nella ripresa, ecco che il vento sembra voler cambiare direzione: Mancinelli è ancora ispirato, si grida al miracolo quando Luca Vitali centra per la prima volta nel match il bersaglio dai 6.25, e Belinelli decide di concludere la sua fase di rodaggio. Mentre le maglie difensive azzurre si chiudono, il bolognese sale in cattedra in attacco: 7 punti dell'ex Golden State non consentono più ai transalpini di tentare un ennesimo allungo nel punteggio, l'Italia rimette il muso avanti e si chiude il terzo quarto sul 51-51. Unica nota stonata: l'infortunio a Stefano Mancinelli, uscito dolorante alla spalla dopo un durissimo ma fortuito contatto di gioco in area francese; per il neo acquisto di Milano non ci sarà rientro sul parquet.

Gli ultimi 10 minuti non sono per cuori deboli. Si procede sul filo dell'equilibrio, gli errori dalla lunetta si sprecano da ambo le parti, ma proprio nel momento del bisogno l'Italia ritrova il suo Mago: Andrea Bargnani offre finalmente il suo apporto alla causa, con canestri e rimbalzi all'insegna di una grinta fino a quel momento latitante sul volto del romano. Bryan Colangelo in tribuna si gode anche un Belinelli da battaglia: Marco è l'indiscusso leader offensivo della squadra, riporta gli azzurri avanti sul 60-58 e mantiene i nervi saldi in lunetta quando il pallone pesa tonnellate. Sono suoi infatti i due liberi che fissano il punteggio sul 66 pari, quota dalla quale non ci si sbloccherà fino alla sirena. È overtime.

Si parte per gli ulteriori 5' di sofferenza, e l'Italia illude tutti con un parziale di 5-0 – firmato Belinelli e Soragna – che ci porta al massimo vantaggio. Guai però a cantare vittoria troppo presto davanti a mostri di agonismo come Pietrus, Diaw e Nicolas Batum. È proprio il ventenne dei Portland Trail Blazers la principale spina nel fianco che i nostri non riescono a fermare, gli azzurri sembrano cedere psicologicamente, e la mazzata arriva a 20 secondi dal termine, quando Vitali spreca l'azione del potenziale nuovo pareggio azzardando un passaggio impossibile che Belinelli non riesce a non mandare in rimessa laterale. Il punto esclamativo arriva infine da Antoine Diot, che con un impietoso 4/4 dalla lunetta – e saranno gli unici 4 punti della sua serata – condanna l'Italia alla sconfitta. La Francia passa 77-80, e mette già dopo la prima partita una seria ipoteca sul passaggio alla finale dell'Additional Round. Batum e Pietrus (8/10 da 2 per lui) chiudono a quota 20 punti, Diaw a 15.

Agli azzurri servirà un miracolo, servirà ribaltare il risultato con i cugini d'Oltralpe nella gara di ritorno, o magari sperare che la Finlandia ci dia una mano togliendo punti ai ragazzi del c.t. Collet. Ma questa Nazionale non può contare troppo sugli altri; se vuole ancora credere in una qualificazione ormai appesa a un filo, questa montagna andrà scalata soltanto con le forze a nostra disposizione. Partendo da quanto di buono si è visto nella notte cagliaritana: da un Belinelli autore di 26 punti nonostante qualche imprecisione di troppo al tiro da fuori, da Angelo Gigli, nettamente il migliore nel reparto lunghi con il suo 100% al tiro e la sua solita impagabile grinta, dagli sprazzi di lucidità che Bargnani ha regalato e che dovrà dare con maggiore continuità. Se poi lo staff medico permetterà a Stefano Mancinelli di essere presente già in occasione della prossima uscita – l'11 agosto in Finlandia – ecco che l'Italia al completo potrà ancora giocarsela alla pari con un avversario non così imbattibile.

IL SORTEGGIO DI EUROLEGA

Con ampio anticipo rispetto all'inizio della competizione, che partirà il prossimo 29 settembre con la novità dei turni preliminari, è stato effettuato questa mattina a Barcellona il sorteggio dei gironi di Eurolega per la stagione 2009/2010.

Quattro le squadre italiane impegnate anche quest'anno nel massimo torneo cestistico continentale: la Benetton Treviso partirà proprio dalla fase preliminare - nella quale 8 formazioni si contenderanno ad eliminazione diretta 2 soli posti per la regular season - mentre Siena, Milano e Roma sono ammesse di diritto alla fase a gruppi. Vediamo nel dettaglio l'intero sorteggio.

Primo turno preliminare: 1. Orleans-Spirou Charleroi; 2. Benetton Treviso-Ventspils; 3. Alba Berlino-Le Mans; 4. Maroussi Atene-Aris Salonicco.
Secondo turno preliminare: vincente 1-vincente 2 (qualificata 1); vincente 3-vincente 4 (qualificata 2).

Girone A: Barcellona, Montepaschi Siena, Cibona Zagabria, Fenerbahce Ulker, Zalgiris Kaunas, Asvel Villeurbanne.
Girone B: Olympiacos, Partizan Belgrado, Unicaja Malaga, Efes Pilsen Istanbul, Lietuvos Rytas, qualificata 1.
Girone C: Cska Mosca, Tau Vitoria, Maccabi Tel Aviv, Virtus Roma, Olimpia Lubiana, qualificata 2.
Girone D: Panathinaikos, Real Madrid, Armani Jeans Milano, Prokom Sopot, Khimki Mosca, Oldenburg.

ROMA SGOMITA SOTTO CANESTRO

Procede a ritmi sostenuti l'opera di costruzione della nuova Lottomatica Virtus Roma in vista della stagione sportiva 2009/2010. Il giorno seguente all'ufficializzazione degli acquisti di Crosariol e Minard, nuove notizie sono arrivate ad allietare l'umore dei tifosi capitolini e a completare l'assetto del reparto lunghi a disposizione di coach Gentile: l'ingaggio dell'ala grande francese Hervé Touré e il rinnovo del contratto firmato da Andre Hutson.

Il nuovo arrivo in canotta giallorossa - con un contratto della durata di 3 anni - è quindi proprio il francese Touré, nato a Lione nel 1982, nome già accostato a Roma dai rumors di mercato da vari giorni a questa parte. Ala di 2 metri e 03, elemento dalla grande reattività ed esplosività, sbarca nella capitale dopo 4 anni di esperienza maturata sui parquet del nostro campionato: portato in Italia dall'Air Avellino nel 2005, ha in seguito vestito le casacche di Capo d'Orlando, Milano e Cantù. Proprio con il team brianzolo ha raggiunto la maturità tecnica, concludendo l'ultima stagione con 11 punti di media a partita in 28 minuti di impiego, ed ottime statistiche sia a rimbalzo che al tiro (61% da 2 e 45% da 3).

Il giocatore andrà a ricoprire nel roster virtussino il ruolo lasciato vacante da Roberto Gabini - quello di primo ricambio per l'ala grande titolare, Angelo Gigli - portando alla squadra anche la sua pregressa esperienza in Eurolega, più volte disputata da Touré quando militava in patria, nel Villeurbanne.

La ciliegina sulla torta dell'intensa giornata vissuta dalla società di viale Tiziano, nonché la notizia che tutti gli appassionati locali attendevano con ansia, è stata però l'ufficialità della conferma di Andre Hutson. Uno dei principali punti di forza della Lottomatica nella stagione appena conclusa, se non il giocatore dal rendimento più alto durante tutta l'annata, ha sottoscritto col presidente Toti il rinnovo del proprio contratto e resterà in maglia Virtus per le prossime due stagioni. Il 30enne americano - 13.9 punti e 16.2 di valutazione media a gara - sarà quindi ancora una colonna portante della rosa capitolina, formando insieme a Gigli una coppia di lunghi titolari di sicuro affidamento e di grande combattività.

LOTTOMATICA, EPPUR SI MUOVE

Iniziano a prendere forma il roster e il volto della nuova Virtus Roma: Crosariol e Minard i primi tasselli per coach Gentile

Dove eravamo rimasti? Ad un epilogo da incubo per gli appassionati capitolini, o almeno per quelle poche migliaia che erano al PalaLottomatica la sera di gara 5 dei quarti di finale tra Roma e Biella, con la Virtus eliminata ben prima del previsto dalla corsa scudetto e con molteplici nubi nere addensate sulla sua testa in vista del futuro. L'acquisizione della licenza triennale di Eurolega è servita a mitigare leggermente l'amarezza, e il commiato da Dejan Bodiroga dopo 4 stagioni - tra campo e scrivania - è stato il primo passo verso la parziale ricostruzione, innanzitutto a livello psicologico.

Fa parte di questa società, è nel dna della
Virtus Roma l'essere sempre riuscita a rialzarsi e riprendere il cammino - a volte molto a fatica - dopo batoste anche ben più terribili. Non c'era ragione per cui non avrebbe dovuto essere così anche stavolta. Si è scelto di ripartire sotto la guida tecnica di quel Nando Gentile che, una volta arrivato al timone della squadra, è stato croce e delizia; scelta discussa e criticata da una discreta parte della tifoseria, ma la presa di posizione del presidente Toti in proposito è stata netta e forte, e non è di certo il momento per dire se la storia gli darà ragione o no.

Fatto sta che, contrariamente a molte altre formazioni del nostro campionato, Roma ha avuto da subito la
certezza sul nome del proprio allenatore, e questo ha permesso di elaborare una precisa linea in vista del mercato per la prossima stagione. Campagna acquisti che ha faticato a partire dai blocchi, ma che nella sola giornata del 2 luglio ha visto arrivare nella capitale due nuovi elementi, i primi tasselli della Lottomatica 2009/2010: Andrea Crosariol e Ricky Minard.

Per
Crosariol - centrone di 210 cm per 110 chili, 25 anni a novembre - si tratta di un ritorno in maglia giallorossa, dopo i 4 mesi con sole 11 apparizioni in campo nel 2008, all'interno della Virtus allenata da Jasmin Repesa che conquistò la finale playoff contro Siena. Nell'ultima stagione, disputata ad Avellino, uno dei pochissimi pivot puri rimasti in Italia ha visto incrementare nettamente il suo utilizzo e il suo rendimento, guadagnandosi presumibilmente un posto in Nazionale per i prossimi Europei. A lui il ruolo di primo ricambio per il centro titolare.

Con l'ingaggio di
Ricky Minard arriva invece alla Lottomatica uno dei giocatori USA attualmente con più esperienza dei nostri parquet: arrivato in Italia nel corso del 2004/2005, a Biella, il 27enne nativo dell'Ohio si è poi diviso tra Reggio Emilia e Montegranaro, acquisendo sempre più un ruolo da protagonista e raggiungendo i massimi risultati statistici personali proprio nell'ultima stagione, con la maglia dei gialloblù marchigiani (15.6 punti e 4.4 rimbalzi di media a partita in 32 minuti di utilizzo). Nonostante l'altezza da guardia - 194 cm - il suo ruolo naturale è quello di ala piccola, ruolo nel quale dividerà il proprio minutaggio con Gigi Datome.

Sembra quindi iniziare a prendere forma quella Virtus preannunciata dalla dirigenza capitolina, una squadra costruita su una nutrita presenza di
giocatori italiani - tra cui i confermati Gigli, Giachetti, capitan Tonolli e il già citato Datome - con intorno stranieri già noti e già presenti nel campionato italiano. Se il tempo delle scommesse alla Jennings è quindi finito, i prossimi passi da muovere riguardano però le conferme di altri elementi visti in giallorosso nella scorsa stagione: se Hutson cederà alle sirene senesi oppure resterà a Roma, se Sani Becirovic sarà sacrificato per esigenze di bilancio, se Ibby Jaaber rimarrà una colonna portante anche per il futuro. Interrogativi da sciogliere il prima possibile, per rassicurare l'intero ambiente sulla competitività di squadra e società.

BOTTI DI INIZIO LUGLIO

Si accende il mercato cestistico in vista della prossima stagione. Il primo grande colpo è di Siena: arriva Zisis

Mentre l'estate del basket italiano si preannuncia ancora molto lunga e rovente sul fronte diplomatico e burocratico, tra minacce di blocco del campionato e nuove forti problematiche relative alle iscrizioni dei team, si muove finalmente anche il lato più squisitamente agonistico, con molte delle grandi della nostra pallacanestro al lavoro sul mercato.

Ad aprire le danze ci aveva già pensato la Benetton Treviso, prima con l'arrivo dallo Zalgiris del promettente lituano Mantas Kalnietis - non ancora 23enne play/guardia di 195 cm - poi con gli ingaggi di Daniel Hackett, riportato in Italia dopo la pluriennale esperienza NCAA e la sua mancata chiamata al recente Draft NBA, e di Jasmin Hukic - solida ala di 2 metri e 04, 30 anni - proveniente dall'Olimpia Lubiana. I movimenti in uscita della formazione veneta hanno però visto il saluto di Matteo Soragna ai colori biancoverdi: per la 33enne ex colonna della nostra Nazionale, dopo 5 stagioni a Treviso (di cui 4 da capitano) c'è il clamoroso ritorno a Biella, la squadra che lo lanciò ad alti livelli nel 2001 con la storica promozione in Serie A dei piemontesi.

Il ritorno di una sua vecchia bandiera può parzialmente consolare l'Angelico del confermatissimo coach Luca Bechi, dopo la perdita di uno degli elementi chiave della sua straordinaria stagione appena conclusa: il centro USA Greg Brunner, trasferitosi alla Premiata Montegranaro con un contratto biennale.

Novità interessanti arrivano anche da altre grandi piazze quali Milano e Bologna. L'Armani Jeans si rinforza sotto canestro grazie all'acquisto di Marijonas Petravicius, esperto centro lituano - 2.08, classe 1979 - fresco vincitore dell'Eurocup con la maglia del Lietuvos Rytas; la Virtus risponde invece mettendo a segno il colpo nel ruolo chiave del playmaker, portando in bianconero Andre Collins. Per il folletto di 183 cm il viaggio da un capo all'altro dell'Emilia, dopo le 3 stagioni di successi a Ferrara, è stato breve, ma l'auspicio delle V nere è che la sua permanenza felsinea sia ben più lunga e fruttuosa.

Il vero primo grande exploit di mercato, per quanto riguarda le formazioni nostrane, non poteva però essere che dei tri-campioni d'Italia del Montepaschi Siena. Con l'ingaggio del play Nikos Zisis arriva infatti in biancoverde - e torna in Italia dopo l'esperienza 2005-2007 alla Benetton - uno dei pezzi da novanta dell'intera scena europea: 26 anni da compiere ad agosto, 1 metro e 97 di sapienza cestistica, dopo 2 annate al Cska di Ettore Messina il greco ha firmato con la società toscana un contratto annuale con opzione per la seconda stagione. Per Siena, l'arrivo di Zisis sembra chiudere necessariamente le porte al rinnovo del contratto di Rimas Kaukenas: il lituano sarà sacrificato e lasciato quindi libero di trovarsi una nuova sistemazione. Che, a meno di grosse sorprese, sarà il Real Madrid.

BOLOGNA, LARDO C'E'. IL MERCATO NO

Fatica ad entrare definitivamente nel vivo il mercato cestistico italiano verso la stagione 2009/2010. I movimenti più eclatanti continuano a riguardare gli allenatori, con la notizia principale che arriva da Bologna, sponda Virtus. L'incertezza sul futuro societario delle V nere non ferma il presidente Sabatini, ormai pronto (o rassegnato?) a restare al timone del team felsineo ed attivo in vista del prossimo futuro, nonostante le sbandierate ristrettezze economiche. Il primo tassello per i bianconeri è il nuovo coach: Lino Lardo.

Il 50enne ex Rieti, artefice del miracolo-salvezza dei laziali e fortemente voluto dal patron bolognese, arriva sotto le due torri sottoscrivendo un contratto biennale. Proprio la formazione reatina resta al momento l'unica in tutta la Serie A ancora sprovvista di guida tecnica, poiché - quasi in contemporanea con la Virtus - anche la Premiata Montegranaro ha occupato la propria panchina, ingaggiando Fabrizio Frates. Dopo le fortunate stagioni casertane, l'ex viceallenatore della nostra nazionale ha firmato per due anni con i gialloblu marchigiani.

Lentamente iniziano però a muoversi anche i giocatori che calcheranno i nostri parquet nella stagione a venire. Il primo vero colpo è della Benetton, che esulta per la non-scelta di Daniel Hackett al Draft NBA: la mancata chiamata dei professionisti riporta quindi in Italia il play pesarese, 21 anni, che vestirà la maglia di Treviso per i prossimi 3 anni. Il ruolo chiave del playmaker sarà croce e delizia del mercato di molte formazioni, e chi si è cautelato in tal senso è Cantù: da Rieti è arrivato infatti Jerry Green, 190 cm di altezza, 29enne regista autore di una ottima stagione con i colori rossoazzurri (33.1 minuti e 11.3 punti di media in maglia Solsonica).

Tutto l'ambiente sembra restare in attesa di mosse a sensazione che, per ora, non arrivano. Le voci e le trattative virtuali sembrano molteplici, ma il sospetto è che per accendere questa campagna acquisti nella quale i soldi da spendere sono pochi serva soprattutto un nome: quello di Stefano Mancinelli. L'azzurro non sembra (giustamente) propenso ad accettare la Legadue con la sua Fortitudo, e intorno a lui il duello di mercato è circoscritto tra Siena e Milano. Si rinnova così anche a tavolino l'ultima sfida scudetto, con i biancorossi di coach Bucchi che sembrano però in vantaggio, anche nelle preferenze del giocatore.

DRAFT E MERCATO, L'NBA SI ACCENDE

Si è svolto nella notte al Madison Square Garden di New York il Draft NBA 2009, il tradizionale appuntamento con le nuove scelte per le 30 franchigie del massimo campionato cestistico mondiale. Tutto come previsto - in quello che molti hanno definito il Draft più povero da vari anni a questa parte - per quanto riguarda la chiamata numero 1: il favoritissimo Blake Griffin, ventenne ala forte proveniente dal college di Oklahoma, è il primo ad affiancare David Stern sul palco e ad infilarsi il cappellino della formazione che lo ha scelto, ovvero i Los Angeles Clippers.

Le parziali sorprese sono arrivate in seguito, con il gigante (220 cm) Hasheem Thabeet agguantato col numero 2 dai Memphis Grizzlies e il play spagnolo Ricky Rubio - la scelta più attesa da questa parte dell'oceano - scivolato fino alla quinta chiamata. Il suo arrivo a Minnesota, franchigia protagonista anche al numero 6 con l'altro playmaker John Flynn, fa già discutere. L'ex Virtus Roma Brandon Jennings rientra per un soffio nella Top 10 e vola a Milwaukee; c'è gloria anche per un'altra conoscenza dei nostri parquet, lo svedese di Biella Jonas Jerebko - scelto al secondo giro dai Detroit Pistons - mentre l'unico giocatore italiano in ballo, Daniel Hackett, è rimasto fuori da tutte le 60 operazioni.

Ma in queste ore l'NBA sta vivendo momenti caldi grazie anche ai movimenti di mercato. La miccia è stata accesa da un pezzo da novanta, Shaquille O'Neal: l'ormai storico centro, 37enne ma ancora in grado di dare un contributo all'altezza della sua fama, lascia Phoenix e si trasferisce ai Cleveland Cavaliers. In cambio vanno ai Suns ben 3 giocatori (tra cui Ben Wallace) e 500mila dollari. Per il team dell'Ohio, dopo la delusione degli ultimi playoff, è il colpo necessario per rilanciare subito le ambizioni di titolo e creare - con Shaq e Lebron James - una straordinaria coppia sul campo e a livello mediatico.

Fervono gli scambi e si muovono altri nomi importanti: un'altra superstella, Vince Carter, si sposta infatti dai New Jersey Nets agli Orlando Magic, all'interno di un grosso affare tra le due formazioni che vede interessati altri 4 giocatori. Vincredible, 32 anni, vola quindi in Florida per rafforzare il roster della franchigia già finalista nella stagione appena conclusa. Gli ultimi rumors made in USA riguardano anche i nostri colori, con al centro delle voci Marco Belinelli: il bolognese vuole precise garanzie in vista della sua terza stagione NBA, che evidentemente non è convinto di poter ottenere da Golden State e coach Nelson, e alla finestra per lui si sono affacciati i Phoenix Suns.

TUTTI I VERDETTI DELL'ANNO

A stagione conclusa, riassumiamo per intero i verdetti emersi sui parquet italiani durante la lunga avventura cestistica 2008/2009, dando poi uno sguardo a quelle che saranno le nostre rappresentanti nelle varie competizioni europee per l'anno a venire.

Classifica finale della Serie A:
1. Mens Sana Siena, 2. Olimpia Milano, 3. Pall. Treviso, 4. Pall. Biella, 5. Virtus Roma, 6. Basket Teramo, 7. Virtus Bologna, 8. Victoria Libertas Pesaro, 9. Pall. Cantù, 10. Basket Club Ferrara, 11. Scandone Avellino, 12. Sutor Montegranaro, 13. Juve Caserta, 14. Nuova Sebastiani Rieti, 15. Fortitudo Bologna, 16. Pallalcesto Amatori Udine

Campione d'Italia: Mens Sana Siena

Retrocesse in Legadue: Fortitudo Bologna, Pallalcesto Amatori Udine

Promosse in Serie A: Pall. Varese, Triboldi Cremona

Vincitrice della Supercoppa Italiana: Mens Sana Siena

Vincitrice della Coppa Italia: Mens Sana Siena

Partecipanti all'Eurolega 2009/10: Mens Sana Siena (con licenza triennale), Virtus Roma (con licenza triennale), Olimpia Milano, Pall. Treviso (al turno preliminare)

Partecipanti all'Eurocup 2009/10: Pall. Biella, Basket Teramo (al turno preliminare)

Partecipante all'EuroChallenge 2009/10: Victoria Libertas Pesaro

PANCHINE, E' ANCORA VALZER

Tra conferme annunciate e novità più o meno attese, continua a completarsi il quadro delle guide tecniche delle formazioni che parteciperanno alla Serie A 2009/2010.

Non si registrano cambiamenti a sorpresa in casa Virtus Roma, dove - dopo l'ufficiosità già data al termine degli sciagurati playoff della Lottomatica - un comunicato ufficiale della società capitolina ha provveduto a dissipare tutte le voci ed a confermare Nando Gentile come capo allenatore anche per la prossima stagione. Il coach di Tuoro, subentrato in corsa a Repesa e protagonista di un anno altalenante (capace di 9 vittorie consecutive come di essere eliminato da Biella nella post season), non sembra godere più dei favori di parte della tifoseria romana, ma la fiducia che Toti gli ha concesso sarà per lui una occasione di pronto riscatto da non fallire.

Volti nuovi invece si presentano a Pesaro. Perso Sacripanti, volato a Caserta, la Scavolini ha annunciato già da alcuni giorni il nome del nuovo tecnico: Luca Dalmonte. Il coach imolese, 45 anni, è reduce da due annate positive sulla panchina di Cantù, durante le quali ha conquistato una qualificazione ai playoff sfiorandone un'altra nel corso dell'ultimo campionato.

La maggiore sorpresa arriva però da Treviso. Dopo il saluto di Oktay Mahmuti e le conseguenti mille voci riguardanti i possibili nuovi arrivi alla guida della Benetton, la società veneta ha sorpreso un po' tutti con l'annuncio della promozione a head coach del suo ormai storico allenatore in seconda: Francesco Vitucci. Per Frank - dal 2003 a Treviso come assistente prima di Ettore Messina, poi di David Blatt e infine di Mahmuti - arrivano l'esperienza e l'occasione più importanti dell'intera carriera, per la prima volta titolare della panchina di una storica grande del nostro basket, con la quale rivivrà anche l'emozione della partecipazione all'Eurolega.

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