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100% PALLACANESTRO, ITALIANA ED INTERNAZIONALE

IN PICCHIATA

Se l'ultimo match da disputare nella 25° giornata di campionato serviva per fornire risposte concrete, internamente alla Virtus Roma ma anche all'intera stagione regolare lungo la corsa verso i playoff, di risposte ne ha date eccome. La netta vittoria dei padroni di casa della Benetton Treviso sulla Lottomatica, col punteggio di 79-62, getta lo scompiglio in classifica e lo sconforto nelle file romane.

Sembra quasi superfluo soffermarsi sulla cronaca di una gara che ha visto equilibrio solamente nei primi 10 minuti di gioco, prima di vedere i verdi decollare verso un successo mai in discussione: i 13 punti di margine tra le due squadre al momento dell'intervallo lungo e i 16 punti che dividevano Treviso e Roma a fine terzo quarto dicono più di qualsiasi parola. Così come basta scorgere il tabellino per rendere ancora più netta la batosta subita da una Lottomatica sempre più preoccupante, sia in campo che nella gestione dalla panchina.

5 gli uomini in doppia cifra tra i ragazzi allenati da Mahmuti, nessuno dei quali ha segnato più di 13 punti e giocato più di 30 minuti; a dimostrazione di un controllo nella distribuzione delle forze a disposizione che, al momento, per lo staff tecnico capitolino sembra un lontano ricordo, e di un roster da cui si è riusciti a trovare sempre forze fresche da mettere in campo con profitto, pescando per di più il jolly di giornata nel giovanissimo esordiente Sandri, 18 anni, artefice di un match da raccontare per lungo tempo agli amici.

Per Roma è la terza sconfitta consecutiva, quarta nelle ultime 5 uscite. Cosa c'è da salvare? Il solito immenso Gigli, al suo season high in termini di punti e di valutazione - ma Angelo è uno dei pochi che mette sempre il 110% della grinta e lo 0% dell'arrendevolezza -, un gagliardo Hutson, e praticamente nient'altro. Ora che non sta sfuggendo soltanto il secondo posto ma diventa a forte rischio anche un piazzamento finale tra le prime quattro, sta diventando arduo anche cercare di salvare le varie scelte fatte nei mesi scorsi dall'intero ambiente virtussino, compreso quel mercato estivo che è stato scoppiettante e valido solo sulla carta, superficie sulla quale non si gioca a pallacanestro.

Questo Becirovic - va ribadito, questo, cioè uno scialbo parente del reale Sani Becirovic - è più utile a lato panchina in borghese che in campo; questo Jennings, che le malelingue dicono aver scelto l'Europa invece del college per scarsa voglia di studiare, potrà tra pochi mesi ritrovare tranquillamente la sua America senza lasciare altro se non promesse mai mantenute; non scomodiamo poi quel Brezec, ieri assente, che non fa cogliere più di tanto la differenza tra quando è in canottiera giallorossa e quando in giacca.

Le responsabilità di tutti vanno però allargate oltre. Nando Gentile sembra sì la vaga ombra del Gentile visto in panchina nei primi tempi post-Repesa, ma è lo stesso che a più riprese disse di non essere potenzialmente in grado di gestire la squadra per tutta la stagione. Su Ruben Douglas non vanno sprecate troppe parole; casomai andrebbero spese nei confronti di chi lo ha portato a Roma dopo due mesi e mezzo in attesa di un rinforzo che facesse la differenza in senso positivo...

La Virtus che, una volta uscita dall'Europa e di conseguenza libera dai due impegni settimanali, avrebbe dovuto trovare nuove forze e nuova concentrazione da riservare integralmente al campionato sembra invece in continua caduta libera. Così come gli obiettivi stagionali, periodicamente aggiornati sempre più al ribasso già da qualche tempo. Ma a poco più di un mese dall'inizio dei playoff, il vero obiettivo quale può essere? Salvare il salvabile - e la faccia - con la speranza di cavare il meglio possibile dalla post season, per poi dover operare l'ennesima rifondazione?

BENETTON-LOTTOMATICA

Nella sacrosanta indifferenza di un'intera nazione impegnata a pensare a cose ben più importanti, stasera al PalaVerde di Villorba avrà luogo il recupero di campionato tra Benetton Treviso e Lottomatica Roma.

Stando alle notizie trapelate in casa Virtus Roma, non sarà della partita il centro sloveno Primoz Brezec a causa del riacutizzarsi di vecchi problemi fisici, al tendine di Achille, mentre non è lecito sapere se saranno disponibili gli altri elementi recentemente fuori per infortuni (Becirovic, De la Fuente).

I trevigiani si presentano al match al completo, dopo la recentissima delusione subita in campo europeo, con il redivivo Massimo Bulleri che ha suonato la carica: "Da qui a fine regular season, vincerle tutte". E un successo della formazione veneta avrebbe grosse ripercussioni sulla classifica, creando - dietro alla La Fortezza Bologna lanciata verso il secondo posto - un gruppone di squadre appaiate a quota 30 punti.

Per una Lottomatica che solo fino a poche settimane fa sembrava cullarsi troppo su degli inesistenti allori, si aprirebbero scenari di estrema incertezza: inutile nascondersi dietro ad un dito e dietro dichiarazioni poco credibili, secondo le quali arrivare secondi o sesti a fine stagione regolare cambia poco...

SERIE A, LA 25° GIORNATA

Come accaduto la settimana scorsa con il rinvio di Siena-Avellino, anche questa giornata di campionato si presenta "monca" a causa dello spostamento a mercoledì 8 di un match, anzi di quello che è il principale incontro di cartello in programma in questo sestultimo appuntamento di regular season: Benetton Treviso-Lottomatica Roma. Certamente l'ottimistica speranza di chi aveva richiesto ed autorizzato il rinvio era quella di vedere i verdi trevigiani andare il più avanti possibile nelle Final Eight di Eurocup, cosa invece non accaduta, ma ormai la decisione era stata irrevocabilmente presa.

Passando in rassegna le restanti gare in programma tra oggi e domani, chi tra le posizioni di vertice sembra godere della situazione più favorevole è la Virtus Bologna. Le V nere di Boniciolli attendono la Eldo Caserta, formazione ancora non certa della salvezza ma che non dovrà cercare i punti che le mancano in trasferte apparentemente improbe come questa a Casalecchio. Conquistando i 2 punti, la La Fortezza metterebbe momentaneamente in cassaforte il secondo posto, con Roma ancora ferma ai box per altri 3 giorni e con un orecchio alla sfida di Milano tra l'Armani Jeans e la Tercas Teramo. Una vittoria contro gli abruzzesi regalerebbe ad Hawkins e soci l'aggancio - insperato solo fino a poco tempo fa - ai primi 4 posti, riaprendo tutti i giochi in vista dello sprint finale verso i playoff.

Lotta-playoff che come ogni domenica propone interessanti scontri diretti. In corsa per agguantare il settimo e l'ottavo posto - gli ultimi utili - ci sono ben 5 squadre, 4 delle quali si incroceranno domani in campo. Il sentito derby marchigiano tra Montegranaro e Pesaro, così come la sfida tra Biella e Cantù, certamente non basteranno per sgranare la classifica e schiarire le idee su chi la spunterà a fine stagione regolare. Il quinto incomodo è l'Air Avellino, impegnata in casa contro la Fortitudo Bologna sconfitta nel derby e ferma al penultimo posto: una nuova sconfitta dei biancoblu getterebbe ancora ulteriori ombre su un finale di campionato dai contorni drammatici per Mancinelli e compagni.

A completare la domenica, il quasi testa-coda tra Solsonica Rieti e Montepaschi Siena - impossibile immaginare per i laziali, con il roster ridotto ai minimi termini, tenere testa alla capolista - e la sfida salvezza di Ferrara, tra i padroni di casa della Carife e Udine. Dopo l'impresa a Roma, per i ragazzi di Valli un nuovo successo significherebbe mettere una serissima ipoteca sulla permanenza in Serie A; ma dall'altra parte la Snaidero, fanalino di coda della classifica, verrà a caccia di punti. Per gli arancioni friulani, una sconfitta sarebbe la condanna forse definitiva alla retrocessione.

IL GIOVEDI' NERO

L'Europa cestistica continua a non voler sorridere alle formazioni italiche. Montepaschi e Benetton erano le nostre uniche superstiti all'interno delle due principali competizioni continentali, ma la serata di ieri, nella quale coincidevano la gara 4 dei quarti di Eurolega e l'inizio delle Final Eight di Eurocup, si è conclusa con un en plein in negativo per i colori biancoverdi sia di sponda senese che di quella trevigiana.

Le sorprese maggiori sono arrivate da Torino. Nei primi due quarti di finale di Eurocup, pronostici sovvertiti in entrambe le gare: il primo clamoroso colpo lo hanno messo a segno i serbi dell'Hemofarm, vittoriosi 93-85 su uno dei team favoritissimi alla vigilia delle Final Eight, la Dinamo Mosca. A completare l'opera, la sconfitta di Treviso contro il Lietuvos Rytas, al termine di una gara combattuta ed equilibrata, che ha visto però prevalere i lituani col punteggio di 85-79.

Queste due formazioni si ritroveranno domani in semifinale, per uno scontro che vedrà di fronte due rose colme di giovani prodotti dei rispettivi vivai, due squadre e due storiche realtà nazionali - quella slava e quella baltica - da cui continuano ad emergere sempre validi elementi in grado di sfondare poi sui parquet di tutta Europa ed oltreoceano.

Prendendo l'ascensore e salendo al piano di sopra dell'Eurolega, vediamo come 3 squadre su 4 abbiano già conquistato la qualificazione alla Final Four di inizio maggio. Al Cska si sono aggiunte le due compagini ateniesi, le acerrime nemiche di sempre Olympiacos e Panathinaikos, che si affronteranno in semifinale in un match che già si preannuncia ad altissima tensione. I biancorossi hanno espugnato Madrid col punteggio di 75-78, spezzando le speranze del Real di portare la contesa alla "bella".

E' svanito anche il sogno dei campioni d'Italia di ripresentarsi per il secondo anno consecutivo al gran galà delle 4 grandi d'Europa. Per la seconda volta in due gare (84-91 il finale), il Panathinaikos ha espugnato il PalaMensSana con una notevole prestazione di squadra, conducendo le danze già grazie ad un imperioso primo quarto di gioco e resistendo fino alla sirena alle velleità di ritorno in carreggiata degli uomini di Pianigiani. Troppo solo, nelle file senesi, un pur pazzesco Terrell McIntyre: 35 i punti (con 37 di valutazione) per il folletto ex Reggio Emilia, a fronte dei 6 giocatori in doppia cifra tra i greci, guidati da un Nicholas quasi impeccabile al tiro e dal solito Mike Batiste.

La serata di Eurolega segnata dall'en plein di vittorie esterne è completata dal trionfo del Barcellona in casa del Tau Vitoria, travolto 63-84. Dopo i primi due quarti di equilibrio, un parzialone di 30-13 nella terza frazione in favore dei catalani ha segnato le sorti del match, lasciando la conclusione di quella che già alla vigilia appariva come la serie più impronosticabile alla quinta e decisiva partita, martedì prossimo al Palau Blaugrana. Partita dallo spettacolo assicurato, a cui l'Italia potrà assistere da semplice spettatrice. Anche quest'anno, le coppe le solleveranno soltanto gli altri.

EUROLEGA, IL DOPO-GARA 3

Il terzo round dei quarti di finale dell'Eurolega 2009 ha già dato il suo primo verdetto, il primo k.o. che manda una squadra definitivamente a casa e un'altra a prenotare il gradevole soggiorno di inizio maggio alle Final Four di Berlino. La formazione che può preparare il viaggio verso la capitale tedesca è quella che già alla vigilia si poteva pronosticare come la prima a qualificarsi per l'ultimo atto del torneo: il Cska Mosca campione in carica. Il fortissimo team allenato da Ettore Messina si è sbarazzato del Partizan Belgrado con un perentorio 3-0 nella serie.

Ai serbi va comunque l'applauso di tutti per quanto fatto in questa competizione, arrivando dove pochi avrebbero immaginato. La spinta di 22.000 spettatori stavolta non è bastata ai ragazzi terribili di Vujosevic, sconfitti anche in casa col punteggio di 56-67. I soliti Smodis e Siskauskas in grande spolvero - rispettivamente 18 e 20 punti - sono bastati al Cska per tenere il match sempre in controllo, allungando definitivamente nel terzo quarto. Al contrario di quanto accaduto in questa serie, nel resto del programma dei quarti la situazione resta incerta, seppur con indicazioni forti date dalle gare di ieri sera.

Il Real Madrid ha accorciato le distanze sull'Olympiacos, battendo tra le mura amiche del Palacio Vistalegre i greci per 71-63; i biancorossi di Yannakis conducono ancora la serie per 2-1, ma le merengues daranno certamente il massimo per sfruttare di nuovo il fattore campo nella gara 4 di giovedì e portare tutto alla "bella" ad Atene. Chi si sente con un piede nelle Final Four è il Tau Vitoria: superato 69-62 un Barcellona dalle polveri bagnate - le percentuali finali al tiro dei blaugrana, 39% da 2 e 26% da 3, parlano chiaro - ed ottenuto il vantaggio nella serie, per i baschi guidati dal sempre ottimo Rakocevic (15 punti per lui) domani sera ci sarà il match point ancora in casa.

La vera sorpresa è arrivata però da Siena, sul parquet del Montepaschi. Non tanto per la vittoria esterna del Panathinaikos, in grado di violare qualsiasi campo in Europa, ma per la portata dello scarto finale - 53-72 il punteggio in favore dei greci - e per la prestazione fornita dagli uomini di Pianigiani. Il tabellino riporta un incredibile (irripetibile?) 27% al tiro da 2, corredato dal 30% da 3, che la dice lunga su come i campioni d'Italia non siano riusciti ad entrare davvero in partita, perdendo un'occasione forse unica per mettere alle corde gli avversari. Tra i tanti elementi sottotono, ai biancoverdi è mancato soprattutto quel Lavrinovic "eroe" in gara 2, mentre la solida prestazione di squadra degli ateniesi mette ora tutta la pressione possibile su McIntyre e soci, obbligati a vincere giovedì per pareggiare i conti e tornare ad Oaka per gara 5. Dove servirebbe un nuovo miracolo. Irripetibile anche quello?

UNO SGUARDO SULL'EUROCUP

Da domani, 2 aprile, fino a domenica 5, si svolgeranno a Torino le Final Eight della Eurocup, la seconda coppa europea conosciuta fino all'anno scorso col nome di Uleb Cup. Come nella scorsa stagione, per assegnare il trofeo si ripete anche stavolta - e sempre con la città piemontese sede delle gare - quella formula della Final Eight mutuata dalle principali coppe nazionali, soluzione decisamente azzeccata per creare maggiore curiosità intorno all'evento e garantire più visibilità e distinguibilità ad una manifestazione più che dignitosa, dalla storia ancora breve ma dal prestigio sempre elevato.

Una differenza rispetto al passato è che finalmente in questa occasione sarà presente anche una formazione italiana: la Benetton Treviso. I verdi allenati da Mahmuti saranno impegnati domani, quando avranno luogo i primi due quarti di finale, contro i lituani del Lietuvos Rytas. Per Soragna e compagni, non un avversario dei migliori: i rossoneri di Vilnius - squadra che in anni recenti ha saputo discretamente figurare anche al piano di sopra, in Eurolega - sono forniti di un roster dall'età media estremamente giovane e quasi del tutto formato da elementi "fatti in casa", a conferma della storica validità della scuola cestistica di un paese piccolo, qual è oggettivamente la Lituania, ma non secondo a nessuno in fatto di cultura sportiva e abilità nella formazione di validi atleti.

La presenza in queste Final Eight di quasi tutte le scuole più importanti del basket europeo - tranne quella greca, non rappresentata da nessun team - è confermata anche dagli altri quarti di finale. Una delle favorite per la vittoria finale, la Dinamo Mosca, affronterà i serbi dell'Hemofarm, mentre l'altra formazione moscovita in lizza, il Khimki, se la vedrà con gli spagnoli del Valencia. A chiudere il programma, il quarto forse meno "nobile" e più operaio, tra Bilbao e Zara. Un primo possibile pronostico vede le due compagini russe, le "cugine" Dinamo e Khimki Mosca, come le più accreditate e forti rivali con cui la Benetton dovrà fare i conti per alzare la coppa.

L'impresa non sarà però facile: lo strapotere economico che negli ultimissimi anni ha caratterizzato i team della Russia ed ha fatto crescere esponenzialmente il loro potere sul mercato cestistico internazionale potrebbe far sentire il suo peso. Scorrendo le rose delle due squadre moscovite si trovano campioni straordinari - dalla recente e più o meno fruttuosa carriera NBA come Garbajosa, Delfino, Nachbar -, nomi in grado di incutere timore su qualsiasi parquet continentale. La speranza per il basket nostrano è che i trevigiani riescano a sopperire a queste carenze con altre armi, magari anche spinti emotivamente dal fatto di potersi giocare un trofeo importante proprio in Italia.

Il nostro paese non porta a casa una coppa europea dal 2002, quando Siena conquistò la Coppa Saporta - ex Coppa delle Coppe - alla sua ultima edizione prima della cancellazione. E non dimenticando che la vittoria dell'Eurocup permetterà alla formazione campione di partecipare di diritto alla prossima edizione dell'Eurolega, ecco che l'occasione diventa ghiotta. In un periodo così di magra, per la pallacanestro tricolore sarebbe ben più che una consolazione.

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