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100% PALLACANESTRO, ITALIANA ED INTERNAZIONALE

QUARTI DI EUROLEGA, IL PUNTO

La nuova formula che da questa stagione caratterizza la massima competizione cestistica continentale - con i quarti di finale per la prima volta articolati in serie al meglio delle 5 partite - ed i tempi stretti che il torneo richiede hanno fatto sì che le 8 formazioni rimaste a contendersi l'Eurolega si siano affrontate già due volte in una sola settimana, con gara 1 e gara 2 dei quarti disputate a distanza di due giorni.

I pronostici della vigilia sembrano essere finora tutti rispettati. Quelli che sulla carta apparivano gli incroci più squilibrati, con una formazione unanimemente o quasi riconosciuta come favorita per l'accesso alle Final Four di Berlino, sono gli unici nei quali il conteggio delle gare vinte segna un netto 2-0: sia l'Olympiacos Atene che il Cska Mosca hanno avuto la meglio in entrambi i match sui rispettivi avversari, Real Madrid e Partizan Belgrado.

Chi non dovrebbe avere particolari problemi - considerando che la prossima settimana le due seguenti partite si disputeranno a campi invertiti - è il Cska campione in carica: la formazione allenata da Messina dovrà fronteggiare martedì prossimo i 22.500 spettatori della Beograd Arena, ma la solidità e l'esperienza dei russi - dimostrate in gara 1 e 2 tenendo gli avversari sempre a punteggi bassissimi - sono tali da lasciare poche speranze di allungamento della serie ai comunque bravissimi giovanotti serbi. Più complicato sarà per l'Olympiacos passare sul sempre ostico campo del Real: gli spagnoli hanno tenuto duro in entrambi i match disputati al Pireo, uscendone sconfitti sempre a testa altissima e con scarno margine (88-79 e 79-73). Logico che le merengues metteranno in campo tra le mura amiche il 110% dell'impegno; potrebbe però anche non bastare per portare a gara 5 una formazione, quella greca, che ha oggettivamente un roster più ampio e più forte.

Nelle rimanenti due sfide, Barcellona-Tau Vitoria e Panathinaikos-Siena, il "tabellone" segna un 1-1 che rispecchia l'enorme incertezza sulla carta prevista sin dall'inizio. Chi martedì ha spaventato l'Europa intera è stato il Tau, imperiosamente vittorioso a Barcellona per 75-84 grazie ad una sontuosa prestazione di squadra. I blaugrana hanno però subito saputo rispondere da campioni, con un nettissimo 85-62 nella gara 2 di ieri che ristabilisce la parità nella serie e getta mille incognite su quanto accadrà nel suo prosieguo. Si va a Vitoria, e la sensazione è che nessuno si stupirà se sarà necessario tornare poi in Catalogna per la "bella", per una gara 5 che sarebbe il degno coronamento di un duello equilibrato sotto ogni aspetto.

Veniamo all'unica italiana presente, il Montepaschi, artefice di due match di altissimo livello disputati sul campo del Panathinaikos. Alla sudata vittoria 90-85 dei greci in gara 1, ha fatto seguito ieri l'impresa dei campioni d'Italia, corsari ad Oaka col punteggio di 79-84. La realtà dei fatti è che Siena si è presentata all'appuntamento con gran parte dei suoi elementi chiave nuovamente in forma smagliante: McIntyre, Sato e Kaukenas hanno dato spettacolo ad Atene, supportati da tutto il resto del roster, dando dimostrazione - nella vittoria come anche nella sconfitta - di cosa significa essere un vero gruppo, una vera squadra, ed esprimersi come tale in campo per 40 minuti su 40. Come era stato detto che il Montepaschi è una delle poche formazioni europee in grado di battere il Pana sul proprio campo, è altrettanto vero che i verdoni greci possono fare altrettanto vincendo a Siena: gara 3 e 4 si disputeranno al PalaMensSana, il clima sarà rovente, ogni pallone peserà quintali, e l'impressione è che a preparare le valigie per il viaggio a Berlino sarà la squadra che avrà più "attributi". Non mancano da entrambe le parti, per cui la storia è ancora tutta da scrivere e da sudare.

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